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Selezione di tappeti e tessili della collezione Bottega Artigiana Tappeti
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Provenienti dalle regioni dell'Anatolia, del Kurdistan, della Persia e del Caucaso, questi tessuti in lana hanno per secoli accompagnato i nomadi nella loro vita, utilizzati come giacigli, come pavimento delle yurte, come telo di appoggio o di separazione dei vari spazi. Le decorazioni geometriche e stilizzate rappresentano simboli di protezione e di buon auspicio per la vita nomade.
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CICIM, ZILI, SUMAK
Sumak, cicim e zili sono come i kilim tessiture piane ma, a differenza di questi ultimi hanno un denominatore comune: l'inserimento di trame supplementari, che assieme formano il disegno, su una struttura di base costituita da un kilim, cioè da una semplice ossatura di trama e ordito. La provenienza è la stessa, Anatolia (Turchia), Kurdistan, Persia, Caucaso
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KILIM SOFREH
Questi manufatti tessili di provenienza Anatolica o Persiana venivano destinati, nei paesi orientali, alla mensa. I pasti, tanto nelle case quanto sotto le tende dei nomadi, non venivano consumati intorno ad una tavola ma stando seduti a terra. I commensali si radunavano intorno ad una tovaglia aperta che rappresentava il desco. Destinati all'uso quotidiano erano di solito di fattura semplice, realizzati con un tessuto piano in lana, spesso consistente.
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KILIM CIRPI
Tra i più particolari oggetti che caratterizzano la produzione tessile del Kurdistan Turco, ci sono questi kilim di estrema raffinatezza. La loro caratteristica principale è l'essere formati da fasce in lana di colori diversi, tessute separatamente su piccoli telai, giuntate insieme da una cucitura di congiunzione che è anche motivo di ornamento.
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SACCHE-HEY BE KORJIIN ATCHULU
Le diverse tecniche della tessitura piana e annodata erano adottate non soltanto per l’esecuzione di kilim e tappeti di varia dimensione, ma anche per realizzare strisce o tessuti sagomati che, staccati dal telaio, formavano, con l’aiuto di poche cuciture, sacche di varie foggia, destinate alle più diverse funzioni. Queste non soltanto costituivano l’unico arredo delle tende dei nomadi, ma trovavano larga diffusione anche tra i pastori stanziali nei piccoli villaggi rurali delle pianure e delle valli anatoliche, caucasiche e dell’Asia Centrale.
Del khorjin (sacca) ne esistono più varianti locali. Le popolazioni nomadi o i pastori li appoggiavano sul grande basto in legno dei loro animali da soma. Per questo la parte centrale, più visibile del resto, era riccamente decorata. Verso la fine degli anni 80 la plastica ha purtroppo sostituito questi bellissimi contenitori, che da allora spesso vengono scuciti, aperti e trasformati in kilim o tappeti.
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